Il pilota scomparso
James Tate
Uscito nel 1967 e finora inedito in Italia, Il pilota scomparso è l’esordio di James Tate, uno dei poeti più influenti della letteratura americana del secondo ‘900, premio Pulitzer nel 1991 per il volume Selected Poems. Queste poesie sono storie di impermanenza: amori minacciati dall’ombra della fine, personaggi disperati che vagano per la città in cerca di compimento. Sullo sfondo, i palcoscenici irreali di avenues coperte di neve sporca, di macellerie con “nient’altro che ossa,” del “buio caldo delle hall d’albergo,” di fontane rotte, di città senza nome, a metà fra i quadri di Hopper e le tavole di Windsor McCay, in cui il soggetto si muove spaesato, perennemente convocato da qualcosa di misterioso che si agita dietro la cortina del reale. Come ha detto Donald Justice, le poesie di James Tate sanno essere allo stesso tempo “comiche, toccanti, caustiche, impertinenti, disperate, amorose,” senza che mai un sentimento prevalga sull’altro. “They swing,” scrive Justice: flessibili, oscillano continuamente tra l’assertività della poesia confessionale e la lucida brutalità del nonsense.
The Primal Screamer
Nick Blinko